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STAZIONE 10
La civiltà retica
(850 a. C. - 16 d. C.)

La civiltà retica, o del Ferro, segna una forte trasformazione del territorio della Valcamonica: mentre da un lato si rafforzano le strutture sociali, dall’altra si costruiscono i primi forni per la lavorazione del ferro che consentono lo sviluppo delle attività produttive.
Arrivano e dominano i territori camuni, in questo periodo, prima gli Etruschi e poi i Celti, influenzando con le loro conoscenze tecniche l’evoluzione dell’attività siderurgica. Soprattutto i Celti introdurranno la produzione di armi prima in ferro e poi in acciaio.
Nei forni viene introdotto il sistema di aerazione chiamato tina dell’ora che permette di raggiungere temperature molto più alte.

Sagome ispirate al corridore della roccia, antica incisione rupestre della valle, alludono, con la loro corsa verso il centro del paese e verso valle, all’evoluzione dell’attività siderurgica nel corso dei secoli ed alla corsa verso il progresso, riallacciandosi idealmente al punto di partenza del percorso.

stazione 10
DESCRIZIONE

SCHEDA TECNICA

PROGETTO

STAZIONI

Stazione 01
L’intervento di recupero e valorizzazione
(oggi)


Stazione 02
La dismissione produttiva
(primo dopoguerra)


Stazione 03
Sistemazione del Vaso Ré
(inizio Novecento)


Stazione 04
Il crollo dell’economia alpina: l’emigrazione
(Ottocento)


Stazione 05
Le grandi famiglie emergenti
(dal Quattrocento al Seicento)


Stazione 06
Periodo di forte trasformazione politica
(dal Duecento al Quattrocento)


Stazione 07
I nuovi protagonisti nell’età carolingia: i monaci di Tours
(774 d. C.)


Stazione 08
Le invasioni barbariche e il dominio dei Longobardi
(568 - 774 d. C.)


Stazione 09
Sviluppo della civiltà retica
(16 - 568 d. C.)


Stazione 10
La civiltà retica
(850 a. C. - 16 d. C.)


Stazione 11
La nascita dei primi villaggi
(2800 - 850 a. C.)


Stazione 12
Preinsediamento
(fino all’8000 a. C.)


CARTINA

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