Al periodo della dominazione Romana segue, a partire
dal 568 d.C., l’invasone dei popoli del Nord che apre
una fase regressiva durante la quale si assiste al ritorno al
primo paganesimo, all’abbandono del sistema normativo
introdotto dai romani, alla riduzione dei commerci e degli
scambi, all’abbandono delle attività siderurgiche in favore
di caccia e allevamento.
Il successivo avvento dei Longobardi non muta di molto la
situazione. Questi imporranno una struttura sociale fondata
sulla divisione in clan e gruppi familiari (detti “fare”), al
cui vertice ci sono i duchi, figure che esercitano l’autorità
militare e civile sul territorio a rappresentanza della forza
dei nuovi dominatori.
Solo la maggiore stabilità politica che si instaura verso la
fine del periodo di dominazione longobarda favorirà la
ripresa economica.
Sagome di cavalieri a cavallo disposte lungo la sponda
del Vaso Re rievocano, con la loro corsa incessante, le
invasioni delle orde barbariche che sconvolsero questi
territori.