Ubicato in posizione emergente sul colle che domina il centro storico e la piana di Saluzzo, l'imponente volume della Castiglia, antica residenza fortificata del Marchesato recentemente dismessa dal suo improprio uso di stabilimento di pena ed in corso di recupero al pieno utilizzo culturale e sociale della città, è fonte di grande sollecitazione e suggestione per chi per la prima volta la visita.
Trasformata da secoli, per la sua nuova destinazione di basso profilo, in una segregata ed impenetrabile istituzione globale autosufficiente (il carcere) la sua eloquente storia precedente (di grande magnificenza civile) come glorioso polo di rappresentanza delle ambizioni, del potere e della cultura del Marchesato, è sostanzialmente stata rimossa dai suoi muri e dalla memoria dei cittadini e va nuovamente tirata fuori dagli archivi e ritrovata sui suoistessi muri attraverso una nuova paziente sistematica campagna di ricercasulle fonti dirette: le carte e la testimonianza materiale della Grande Fabbrica (scarse, anche se essenziali, sono ancora le pubblicazioni e gli studi monografici sulle sue vicende, certamente scoraggiate anche dalla sua perdurante inaccessibilità).
Gli interventi consistono nella costruzione di un sistema per il superamento del dislivello tra piazza e piano del cortile costituito da un ascensore, localizzato nella zona adiacente l'attuale ingresso del carcere, che sbarca al livello degli spalti e, attraverso una passerella, consente un percorso complanare; una rampa consentirà, dal piano di sbarco dell'ascensore, di raggiungere una piattaforma e da qui il cortile interno con un percorso parallelo a quello della rampa attuale.
L'accessibilità ai disabili viene garantita a tutte le funzioni presenti all'Interno del complesso della Castiglia: oltre che sull'ingresso, attualmente inaccessibile, si interverrà anche sui dlslivelli presenti tra i vari piani con la costruzione di tre ascensori; il primo, che servirà tre piani della manica ottocentesca (seminterrato, terreno, primo); il secondo, all'interno del corpo ottocentesco principale, di servizio all'archivio storico servirà i piani terra, primo, secondo e terzo; II terzo, di grandi dimensioni, con possibilità di trasporto di materiali ingombranti, avrà la corsa estesa fino al piano sottotetto.
Sarà inoltre realizzato un piccolo ascensore, nella manica ottocentesca, di utilizzo esclusivo da parte del personale del punto di degustazione, lo spazio del cortile interno, attualmente aperto, rappresenta lo snodo naturale e funzionale dei percorsi di visita del Castello che si possono individuare in tre - distinti - ma al tempo stesso strettamente connaturati:
- il percorso per la degustazione di prodotti di eccellenza del territorio saluzzese;
- il percorso culturale e museale;
- il percorso che ripercorre la memoria carceraria.